L’aumento della pressione o ipertensione arteriosa è nella maggior parte dei casi “essenziale” ed origina dalla interazione tra predisposizione ereditaria e fattori ambientali (attività fisica, peso corporeo, consumo di sale, stress…). In alcuni casi, è causata da alterazioni ormonali, renali, vascolari.
L’ipertensione arteriosa favorisce la comparsa di complicazioni cardiache (scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale), vascolari (malattie cerebrovascolari come ictus ischemico ed emorragie cerebrali, aneurismi aortici, arteriosclerosi delle arterie renali e degli arti), insufficienza renale e problemi cerebrali.
L’ipertensione arteriosa può essere prevenuta e curata con provvedimenti di stile di vita (calo di peso, riduzione del consumo di sale, aumento della attività fisica) e con farmaci da assumere con regolarità.
L’arteriosclerosi, è un’alterazione delle arterie causata da processi infiammatori in grado di danneggiare lo strato interno delle arterie, che di conseguenza perdono la loro elasticità e si ispessiscono.
Un accumulo di colesterolo LDL e di calcio determina il formarsi di placche arteriosclerotiche in grado di restringere il lume dei vasi sanguigni. Questo comporta la riduzione dell’apporto di ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti e agli organi a valle di queste alterazioni. Se le placche si rompono, nel punto di rottura si formano coaguli di sangue che possono bloccare completamente il flusso sanguigno.
Le manifestazioni cliniche della arteriosclerosi comprendono malattie del cuore (infarto, angina pectoris, scompenso cardiaco), del cervello (ictus ischemico ed emorragico), la vasculopatia periferica, l’insufficienza renale, la demenza vascolare arteriosclerotica.
I principali fattori di rischio che inducono l’ arteriosclerosi sono correlati allo stile di vita: fumo di sigaretta, ipertensione, livelli elevati di grassi e di glucosio nel sangue.
Le malattie cerebrovascolari sono quelle malattie del cervello causate da alterazioni delle arterie cerebrali spesso di tipo cronico.
Vi possono essere ischemie di tipo acuto da riduzione dell’arrivo di sangue per occlusione di una arteria ed emorragiche per una rottura di un’arteria.
I principali fattori di rischio correggibili per le malattie cerebrovascolari sono l’ipertensione arteriosa, il fumo di sigaretta, l’aumento dei grassi circolanti, il diabete, la fibrillazione atriale.
Lo scompenso cardiaco è la condizione nella quale il cuore non riesce a pompare una quantità di sangue sufficiente a tutti gli organi e tutte le parti del corpo.
Può comportare accumulo di liquidi e produrre danno alla funzione degli altri organi (reni, intestino, cervello, polmoni). L'insufficienza cardiaca è una condizione molto comune, che giunge ad interessare oltre il 5% delle persone che hanno più di 70 anni.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di una condizione cronica, che deve essere seguita e curata per tutta la vita. Per il coinvolgimento di tutti gli organi vitali, è quanto mai importante un approccio integrato che tenga presente la prognosi, le aspettative, i sintomi e gli effetti favorevoli ed indesiderati della terapia
La sincope chiamata anche “svenimento” o “lipotimia” e è un’improvvisa e transitoria perdita di coscienza, con recupero spontaneo, causata da una riduzione improvvisa del flusso sanguigno al cervello. Si associa a manifestazioni neurovegetative quali nausea, sudorazione fredda, peso epigastrico, ecc. Questi sintomi possono essere seguiti dalla compromissione dello stato di coscienza e quindi da caduta a terra.
L’insieme di sintomi che precedono talora la sincope, viene definita presincope ed è caratterizzata da fiacchezza intensa, sudorazione fredda, pallore, annebbiamento della vista, nausea e disturbi di stomaco, difficoltà a mantenere la stazione eretta.
La sincope può essere dovuta ad una varietà di cause. Le forme principali sono: le sincopi neuromediate (vasovagale, senocarotidea, situazionale), le sincopi ortostatiche, le sincopi di origine cardiaca (aritmiche o meccaniche) e le sincopi cerebrovascolari. Si devono distinguere le vere sincopi da altre forme di perdita di coscienza improvvisa come crisi ipoglicemiche, crisi epilettiche, ictus cerebrali.