Informazioni ambulatorio malattie del fegato e gastroenterologia:
Telefono:0421-338580
Fax:0421-338574
E-mailinfo@rizzola.it
Ubicato al 1º piano.
Prenotazioni - Sportello CUP
Presso il CUP con il seguente orario:
Lun - Ven:09.00 - 17.00
Sab:09.00 - 11.30
Prenotazioni online
Ambulatorio specialistico malattie del fegato e gastroenterologia
"Senso di gonfiore addominale" e
"mal di pancia" sono due
sintomi che affliggono in modo cronico molti pazienti.
Spesso questi sintomi vengono superficialmente diagnosticati come
intestino irritabile
ma le cause possono essere le più varie,
gastrite,
malattie infiammatorie,
diverticoli.
Il paziente incomincia allora a consultare più medici, ad eseguire test di intolleranza alimentare di dubbia affidabilità, ad automedicarsi.
Sempre con la sensazione di non aver avuto un approccio appropriato alla propria malattia.
In
Casa di Cura Rizzola questa problematica viene affrontata dal prof.
Diego Martines già vice Direttore della Gastronterologia dell'Università di Padova
e responasbile dell'attività ambulatoriale.
Professionista di grande esperienza acquisita in importanti reparti di degenza è in grado di
eseguire una visita ambulatoriale accurata con un approccio di alta professionalità per patologie anche importanti.
Curriculum Prof. Diego Martines
Aree ambulatoriali di specifico interesse
- Malattia da reflusso gastroesofageo
- Malattia peptica
- Malassorbimento e malattia celiaca
- Malattie infiammatorie croniche intestinali
- Sindrome dell'intestino irritabile
- Stipsi e diarree
- Malattia diverticolare del colon
- Epatiti acute e croniche virali
- Cirrosi epatica
- Steatosi e steaotopatite non alcolica
- Malattie epatiche congenite
- Malattie delle vie biliari
Approfondimenti
La
sindrome dell'intestino irritabile è una condizione molto comune e debilitante, che interessa circa il 10% della popolazione, soprattutto di
sesso femminile e con un tasso più alto di prevalenza dai 20 ai 50 anni. Essa può essere
definita come un disturbo cronico e ricorrente delle
funzioni dell'apparato gastrointestinale.
Essa interessa il colon e l'intestino tenue con
alterazioni delle funzioni motorie, della sensibilità dolorosa
e della secrezione di liquidi.
Queste alterazioni possono produrre sintomi quali il
dolore o il gonfiore addominale (sensazione di ripienezza di gas) e cambiamenti nelle funzioni
intestinali quali
diarrea e/o stitichezza.
Il
gonfiore di pancia o meteorismo ovvero una sgradevole sensazione di ripienezza di gas al giro vita, è un
sintomo aspecifico e legato a diverse affezioni dell'apparato digerente. In alcune situazioni il disturbo è talmente invalidante da compromettere
la vita sociale del soggetto. I sintomi possono cambiare nel tempo: possono esserci periodi con sintomi molto intensi, come periodi in cui i sintomi si
attenuano o spariscono del tutto. Altri sintomi sono l'urgenza improvvisa di dover correre in bagno per evacuare, la presenza di muco (bianco-giallastro)
nelle feci, la fastidiosa sensazione di non aver svuotato completamente le feci dal retto (tenesmo).
La diagnosi:
Il medico competente riconosce facilmente i sintomi tipici dell'IBS. Il passo più importante è quello di riconoscere la presenza di IBS
ma soprattutto escludere il sospetto di altre malattie del canale alimentare (calcolosi della colecisti, gastriti, ulcere, coliti, tumori, ecc.), eventuali
intolleranze (lattosio, glutine) o un'alterazione della flora batterica intestinale. Molti di questi pazienti riferiscono un'associazione tra ingestione di alcuni
cibi e la comparsa del "gonfiore" e per questo iniziano a girovagare da uno specialista all'altro, ad effettuare test di intolleranze alimentari
di "dubbia" validità e di intraprendere, sui risultati di tali test, stretti regimi alimentari di esclusione che non risolvono i sintomi, ma che possono
comportare importanti stati carenziali.
Negli ultimi dieci anni, molti ricercatori hanno evidenziato che il
cibo può essere un importante fattore
scatenante dei sintomi in pazienti con sindrome dell'intestino irritabile (IBS). La ricerca scientifica ha riportato
l'associazione di una dieta ricca di
oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi, e polioli (FODMAP) facilmente fermentabili con l'insorgenza di sintomi lamentati dai pazienti con IBS,
quali il dolore addominale e il gonfiore addominale.
Cibi ad alto contenuto di FODMAP:
Cibi a basso contenuto di FODMAP:
In questi ultimi anni sono stati pubblicati su autorevoli riviste scientifiche numerosi risultati che suggeriscono che un'
alimentazione con basso contenuto
di alimenti FODMAP riduce il gonfiore e i borborigmi nei 2/3 dei pazienti.
Da precisare che tale dieta non "cura" la sindrome dell'intestino irritabile, ma rappresenta una concreta strategia terapeutica che i medici possono offrire
ai loro pazienti.
Il protocollo dura in totale 6-8 settimane. Nella prima fase, si eliminano i cibi ricchi di FODMP e gradualmente si reintroducono con l'aiuto del medico o
del dietologo. Il risultato sarà quello di capire quali cibi e in che quantità sono accettati dal nostro intestino, senza avere
ulteriori disturbi intestinali. Mentre la verità rimane ancora oscura ( non conosciamo ancora le vere cause dell'insorgenza del'IBS), i
fatti (ad es. la dieta povera di FODMAP) stanno emergendo dalla finzione
La gastrite è un'
infiammazione a carico della mucosa gastrica che riveste le pareti dello stomaco.
L'infiammazione può insorgere in modo improvviso come
gastrite acuta dando luogo a un malessere gastrico di una certa intensità
ma di durata limitata, oppure come
gastrite cronica sviluppandosi in modo meno evidente ma persistendo poi come disturbo costante.
La gastrite più comune è generalmente legata ad
abitudini alimentari poco sane o all'assunzione di cibi poco tollerati a livello dello stomaco.
Estremamente
frequente è anche la
"gastrite nervosa", legata a stati d'ansia, stress, preoccupazioni.
Le gastriti croniche possono portare allo
sviluppo di un'ulcera gastrica, in questo caso si determina un dolore sordo e bruciante nella regione superiore dell'addome, che compare nell'intervallo tra
un pasto e l'altro.
L'
Helicobacter pylori rappresenta il maggiore imputato nello
sviluppo dell'ulcera. Il germe è presente nel 65-70% dei pazienti con ulcera gastrica e
nel 90-95% dei pazienti con gastrite cronica, che sembra invariabilmente precedere la formazione di un'ulcera.
Un
diverticolo è una piccola sacca nel rivestimento del colon che si rigonfia verso l'esterno attraverso punti deboli della parete.
Possono manifestarsi con
crampi e gonfiore addominale.
Quando invece i diverticoli si infiammano subentra la
diverticolite.
I
sintomi che indicano la presenza di diverticolite sono: dolore acuto o crampi nella zona dell'addome, stitichezza o diarrea,
meteorismo, febbre, sanguinamento rettale.